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Andare dal dentista non piace a nessuno, nella maggior parte dei casi. E la verità è che ci piace talmente tanto poco, che quando ci rendiamo conto che qualcosa non va, solitamente andiamo alla ricerca di qualsiasi “rimedio della nonna” pur di non affrontare quella temuta sedia.

Purtroppo, internet non dovrebbe essere la nostra prima scelta. Che sia perché abbiamo l’abitudine di mangiarci le unghie (o i tappi delle penne, ammettilo so che lo fai anche tu), o perché la nostra igiene orale non è delle più scrupolose, la nostra bocca è spesso a contatto con miliardi di batteri e per questo le infezioni sono solitamente dietro l’angolo.

In questo articolo vogliamo affrontare il tema del sanguinamento gengivale, il quale può essere talvolta un campanello d’allarme che ci solleciti a prendere quel tanto temuto (e mai preso) appuntamento!

Perché le nostre gengive iniziano a sanguinare?

Quando le nostre gengive iniziano a sanguinare è chiaro che c’è qualcosa che non va. Solitamente, nei “migliori” dei casi in cui questo evento si manifesta, c’entra molto la presenza di placca (o tartaro, in caso di igiene insufficiente o poco corretta protratta per lungo tempo) nel solco gengivale e/o tra gli spazi interdentali.

Il tartaro (e quindi la placca “più vecchia”), può essere una delle cause più comuni del sanguinamento gengivale, in quanto si deposita proprio sopra o sotto le nostre gengive. Mentre la placca può essere facilmente combattuta con l’inizio di un’accurata igiene orale, dal modo in cui si devono spazzolare i denti al tipo di collutorio da utilizzare per ultimare la nostra routine, il tartaro può essere rimosso soltanto dal dentista tramite un’apposita pulizia dei denti.

Cause comuni, ma non esclusive: il sanguinamento gengivale può dipendere anche da altri fattori. Vediamone alcuni qui di seguito.

Sanguinamento gengivale notturno

Se ti è mai capitato di perdere piccole quantità di sangue dalle gengive durante la notte, le cause possono essere molteplici. Quella più accreditata, non che quella più semplice da risolvere, è il bruxismo. Questa è infatti l’involontaria contrazione dei muscoli facciali, utilizzati nella masticazione, durante la notte. I motivi di questi atteggiamenti possono andare dallo stress a cause più profonde e complesse, e solitamente se non curato adeguatamente rischia di diventare un problema abbastanza serio. Qualora non si faccia

niente per evitare queste contrazioni, si può incorrere infatti anche a spiacevoli fratture dei denti stessi, con conseguenti carie e altri antipatici eventi.

I rimedi per combattere questa sindrome devono essere adattati al tipo di persona che ne soffre, ed è inutile dire che il dentista rappresenta l’unica figura valida affinché possano essere individualizzati ed utilizzati nel modo migliore. Se pensi di poter soffrire di questa sindrome non aspettare altro tempo e contattaci, sapremo aiutarti e farti sentire meglio!

Sanguinamento gengivale quando lavo i denti

Il sanguinamento gengivale durante la quotidiana igiene orale non è sempre sinonimo di un’infezione in corso. A volte semplicemente ci laviamo i denti nel modo sbagliato.

Come si lavano i denti in maniera corretta? Siamo qui per spiegartelo.

Una corretta igiene orale non si basa solo sulla scelta dello spazzolino, del dentifricio e dall’utilizzo o meno del collutorio (nonostante già queste tre cose facciano da protagonista all’interno di questa sezione), ma anche semplicemente dal modo in cui i nostri denti vengono spazzolati. Questi infatti non devono essere puliti né spazzolando energicamente da destra verso sinistra e viceversa, ma nemmeno dall’alto verso il basso o addirittura in maniera circolare.

I denti è ottimale lavarli spazzolandoli dalla gengiva al dente (quindi dall’alto verso il basso per quanto riguarda l’arcata superiore, e dal basso verso l’alto per quanto riguarda quella inferiore), almeno dieci volte per sezione, in maniera non troppo energica e con uno spazzolino dalle setole non troppo dure. Il tempo stimato per una corretta igiene orale va infatti dai 3 ai 5 minuti. Per quanto riguarda l’utilizzo del collutorio e del filo interdentale, i nostri igienisti sapranno consigliarti quelli più adatti a te, affinché la tua igiene orale diventi impeccabile.

Sanguinamento gengivale senza lavare i denti

Se non altro, il campanello d’allarme più grande che ti possa arrivare. Se le tue gengive iniziano a sanguinare senza un motivo apparente, o peggio, non smettono mai di farlo, procurandoti dolore, sensibilità eccessiva al caldo e al freddo, difficoltà nel mangiare e una fastidiosa alitosi, contattaci immediatamente, affinché tu possa capire quanto prima la ragione del tuo disagio ed essere guidato verso una giusta terapia.

Quando le tue gengive, infatti, sanguinano e procurano dolore, le ragioni sono abbastanza disparate. Tra le più gravi, troviamo la parodontite, chiamata gergalmente piorrea, un’infiammazione che colpisce e nel tempo addirittura distrugge l’apparato di sostegno dei denti, causando in ultimo proprio la perdita di quest’ultimi.

La parodontite, come la maggior parte dei disturbi dentali, non viene causata solo da una cattiva igiene orale, anche se questa in modo particolare padroneggia tra i fattori scatenanti. La parodontite può essere infatti causata dalla presenza di tartaro non trattato, malnutrizione (o carenze nutrizionali dettate da diete drastiche), uso di sostanze, malattie come il diabete, squilibri a livello ormonale, metabolico e immunitario, ma l’elenco non si ferma di certo qui.

Ma analizziamo questa patologia più da vicino.

Parodontite: come capire se ne soffro?

Non c’è una vera e propria lista che ti possa aiutare nel capire se tu abbia o meno la predisposizione per soffrire di questa patologia, ma alcuni segnali (già visti in precedenza in questo articolo) potrebbero di certo metterti in allarme e farti prendere la giusta decisione.

Il problema sopraggiunge quando si procrastina troppo, sopportando il disagio e, aiutandosi a combattere il dolore con semplici anti-infiammatori, arginando la possibilità di essere visitati da uno specialista.

I sintomi tardivi sono infatti un out-out che non puoi più permetterti di ignorare. Tra questi, troviamo un’alitosi importante, un eccessivo sanguinamento delle gengive (ricordiamo che la parodontite, essendo un’infiammazione che distrugge l’apparato di sostegno dei denti, causa uno scollamento delle gengive attorno alla corona dentale ed è causato proprio da questo il sanguinamento non trascurabile), la comparsa di spazi tra i denti (riduzione quindi dell’osso dentale), e l’eccessivo movimento di questi ultimi.

È sicuramente poco piacevole da sentire, ma quando si arriva ad accusare anche uno di questi sintomi, la parondontite è ormai spianata.

Parodontite: si può guarire dalla parodontite?

Se con questa domanda si vuole sapere se la parodontite sia una sindrome passeggera allora la risposta è no. Quella anche conosciuta con il nome di piorrea è infatti una sindrome degenerativa, che se non curata può causare danni ben peggiori della “semplice” caduta dei denti.

Tuttavia, se ponendoci questo quesito la risposta che si vuole trovare è quella di un possibile trattamento di cura che non preveda l’utilizzo della dentiera allora la risposta cambia. La chirurgia plastica parodontale ha fatto passi da gigante, e ormai quella che un tempo sembrava l’unica soluzione possibile è ad oggi una delle più lontane conclusioni.

Con interventi chirurgici mirati, come quello che prevede la ricostruzione della gengiva mediante innesti, rigenerazione dell’osso tramite l’utilizzo di membrane di goretex o, nei casi più gravi, l’impianto di nuovi denti su delle viti di titanio fissate all’interno dell’osso, il dentista può restituirti il sorriso e soprattutto la salute, in qualunque caso.

Come superare la paura del dentista?

Come accennavamo all’inizio di questo articolo, andare dal dentista non piace quasi a nessuno. Tuttavia, non dovrebbe mai diventare un’obbligo per curare malattie come la parodontite, piuttosto dovrebbe diventare un atto di responsabilità verso sé stessi, affinché prevenire sia sempre meglio che curare.

Non siamo qui per spiegarti come smettere di avere paura dal dentista, anche perché nessuno ha i mezzi per farlo, ma siamo qui per ricordarti (o insegnarti) che una corretta

igiene orale è la chiave per avere denti sani, belli e forti, ma non basta da sola. Dev’essere accompagnata sempre da una visita semestrale dall’igienista, durante il quale un rapido controllo e un’accurata pulizia dei denti ti garantiscano sempre il buon stato di salute della tua bocca.

Ps. Se può farti sentire meglio, anche molti dentisti hanno paura e poca voglia di andare a trovare i loro colleghi in veste di pazienti! Siamo tutti uguali, ma viva la prevenzione!

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